Tuesday, February 26, 2008

Parole in libertà...

Ecco cosa mi è venuto in mente passando questa sera sotto al colosseo:




Come i turisti...

Ci sono persone che abitano davanti a monumenti che non hanno mai visitato!
Eppure, quelli son lì, imponenti, in attesa...ma queste persone non se ne curano.
Magari a volte, passandoci vicino, alzano appena lo sguardo,
Un timido cenno della testa...
...nulla più!
Forse pensano: lo posso visitare domani;
O magari, ancor peggio : lo conosco già!
"Caspita, abito proprio qui davanti, vuoi che non lo sappia com'è?"

Allo stesso modo ci son persone che non dicono mai ti amo!
Non intendo solo le due stupide parole,
Dico trasmetterlo con ogni goccia di sangue del corpo,
Osservare, vibrando, qualcuno con gli occhi di chi ha visto la profondità del mare in uno stagno...

... un po' come i turisti che visitano un monumento !

Saturday, February 23, 2008

Thursday, February 21, 2008

Coerentemente pagliacci...


Il leader di An conferma quindi che non entrerà nel Pdl di Berlusconi e spiega perché: 'Il Cavaliere ha fatto tutto da sé. Ha messo in piedi i circoli della Libertà con la Brambilla, poi ha creato il Partito della libertà senza neanche avvertire i suoi amici di Forza Italia quindi ha distrutto la Cdl. E ora dovremmo bussare alla sua porta con il cappello in mano e la cenere sulla testa? Non siamo postulanti'. E all'appello di Feltri 'Scusi Fini, torni all'ovile', risponde secco: 'Sono il presidente di An non una pecora'. Fino torna a bocciare il negoziato Veltroni-Berlusconi sulla legge elettorale e dice che con la bozza Bianco ci guadagna solo Veltroni'...". (Ansa, 16 dicembre 2007).



Ricordate quando nacque il partito delle libertà? Ricordo benissimo che la sera stessa o la successiva ho visto a Ballarò tre politici di destra: la Prestigiacomo che si disse piacevolmente stupita di questa nuova evoluzione politica, c'era uno di An ed uno dell'UDC che erano indignati dalla cosa... mi pare che fecero un documentario in cui chiesero un po' in giro tra i forzisti se lo sapevano e tutti dicevano di no...

Allora mi chiedo, come possono dire ( adesso anche quelli di An) che questo partito è una cosa studiata da almeno due anni? Tanto ben progettata questa nuova realtà politica, che hanno atteso proprio la caduta di Prodi per decidersi ad unirsi (i partiti esistono ancora per adesso è solo un'unione di liste)...
La sensazione è che Berlusconi, ha letto la timida spinta di novità del PD e subito, con un prestigio superficiale e teatrale, si è adeguato...ma non temete, gli italiani che se ne accorgeranno saranno solo in due o tre...

Monday, February 18, 2008

Recensioni di Johnny Palomba...

THE TERMINAL:

termini

"ERBURINO PERFETTO STA INSALA DASPETTO"
chenfatti allora poi ce sta umburino che ariva tipo allastazzione termini e allora uno ie dice ndovai? sei umburino nunsecapisce come parli tu nunpoi annà ingiro emmò te ne stai qua drento alla stazzione e nun temovi deqquà che sennò temenamio nun teceprovà che tanto noi lo sapemo che appena taffacci avvia marzala te segamo le recchie allora stobburino che nun capiva sta tutto ergiorno drento alla stazzione tipo acchiede lellemosina tipo addormì sulle panchine tipo ammagnasse i crecherz allora infatti poi incontra napischlla caruccia che faceva lautista dellatac che lei sevò ammuchhià mallui no perché astà sempre drento lastazzione iereno venute le chiappe chiacchierate allora lui poi infatti semette affà ilavoretti tipo arbinario venticuattro eppoi incontra unzacco de tipi strani chenfatti ce stanno attermini allora poi lui alla fine sescopre che era arivato cortreno perché ciaveva umbarattolo pieno dautografi che ciaveva cuello de tonisantagata cuello de semmibarbò cuello litteltoni de bobbisolo de scialpi de pupo dembertotozzi e ie mancava solo uno cuello damedeominghi allora infatti lui sefà coraggio e va acchiede stautografo a medeominghi che stava assonà tipo avviaveneto drento anlocale sfigato e allora poi stobburino effelice ettorna arpaese suo ma nun se ammucchia.
namico marocchino demicuggino pe esse sicuro a niu iorc invece de passà pe laroporto è atterato sungrattacelo.

DONNY DARKO :

donnidarchio
"NELLETA' DELLO SVILUPPO CORCERVELLO MECENTRUPPO"
donnidarchio infatti è uregazzetto che sta asviluppà e cià ertestoterone addumila enfatti cià la capoccia che ie và umpò peccontosuo eallora sevede certe cose che vede solo lui chenfatti lui searza denotte essente navoce che ie dice arzate effai umpò decaciara allora lui searza effà lacaciara allora poi sescopre che stavoce chessente è la voce deuno che secrede un coniio macchenvece è unsorcio allora poi donnidarchio sengarella denapischella strana eppioisuccedono tutta naserie decose strane che nusecapisce bene forze perché cuanno che ciai ertestosterone addumila nun cecapisci piugnente allora poi donnidarchio incontra navecchiarincoionita eddice mò occapito tutto poi infatti alora sente navoce che dice scusa te aicapito tutto ma armeno spiegacelo che noi stamio cuì enunciavemo capitoncazzo. ma mesà che la voce nunera derfirm.
mi cuggino pure cuanno che stava asviluppaà vedeva sempre un coniio gigante ma mò è guarito e nun cestà più. selosemio magnato.

Sunday, February 17, 2008

Il programma di Walter (letto all'amercana...):

Primo. Scegliere come priorità infrastrutture e qualità ambientale. No alla protesta Nimby e sì al coinvolgimento e alla consultazione dei cittadini. Sì agli impianti per produrre energia pulita, ai rigassificatori, ai termovalorizzatori e all'Alta Velocità e al completamento della Tav.

Secondo. Innovazione del Mezzogiorno. No ad una "politica per il Mezzogiorno che disperda fondi in una miriade di programmi, mentre diciamo sì ad una drastica e veloce revisione dei programmi europei.

Terzo. Controllo della spesa pubblica. Il governo Prodi ha risanato e migliorato i conti pubblici. Per questo il nostro slogan è spendere meglio, spendere meno.

Quarto. "Fare quello che non è mai stato fatto": ridurre le tasse ai contribuenti leali ai lavoratori dipendenti e autonomi. A partire dal 2009 un punto in meno di Irpef ogni anno per tre anni

Quinto. Investire sul lavoro delle donne. Noi vogliamo trasformare il capitale umano femminile in un asso per la partita dello sviluppo.

Sesto. Il problema della casa. Aumentare le case in affitto e "costruzione di circa 700 mila nuove case da mettere sul mercato a canoni compresi tra i 300 e i 500 euro".

Settimo. Invertire il trend demografico mediante l'istituzione di una dote fiscale per il figlio. 2500 euro al primo figlio e aiuti per gli asili nido.

Ottavo. L'università. Cento nuovi campus universitari e scolastici entro il 2010.

Nono. Lotta alla precarietà, qualità del lavoro e sua sicurezza. I giovani precari dovranno raggiungere il minimo di 1.000 euro mensili.

Decimo. La sicurezza. Maggiori fondi per le forze dell'ordine e certezza della pena come uno dei cardini dell'azione di governo del centrosinistra.

Undicesimo. Giustizia e legalità. Da troppi anni c'è uno scontro nel Paese. Nell'ordinamento verrà inserito il principio della non candidabilità in Parlamento dei cittadini condannati per reati gravissimi connessi alla mafia, camorra e criminalità organizzata o per corruzione o concussione.

Dodicesimo. L'innovazione. Portare la banda larga in tutta l'Italia, garantire a tutti una tv di qualità, superare il duopolio tv e correggere gli eccessi di concentrazione delle risorse economiche.

Cari amici, io anche se per quanto riguarda diversi punti sono più vicino ai comunisti, parlo del sociale, della politica estera...malgrado questo ho deciso che voterò il PD finché non arriva al governo e lo farà con i numeri per governare... insomma, non mi sento di criticare del tutto Prodi, non poteva fare nulla di più di ciò che ha fatto e lo rispetto per la posizione di forza che ha preso in chiusura della legislatura.
Mi starò sicuramente sbagliando, poiché parliamo di politici italiani, ma fin ora i discorsi di Veltroni e di Franceschini mi hanno dato la sensazione di essere molto precisi e pragmatici...sembra quasi di essere in Europa a sentirli parlare... hanno il mio voto!
Ovviamente, quando anche loro mi deluderanno...beh...sarà dura!

Wednesday, February 13, 2008

Ritorno al passato...HAPPY DAYS (loro si che sono avanti)!


Pier Ferdinando Casini in una lettera al presidente della commissione Affari sociali di Montecitorio, "in particolare, per quanto riguarda le funzioni attribuite dalla legge ai consultori familiari".
L'aborto «è un argomento altrettanto importante delle licenze dei tassisti, di Alitalia, delle aliquote che vanno abbassate». Lo afferma Giuliano Ferrara annunciando, la volontà di candidarsi alle elezioni del 13 aprile con una sua lista pro-life.
Sulla scia della campagna cominciata da Giuliano Ferrara, anche Berlusconi fa propria la richiesta della moratoria all'Onu, come per la pena di morte. "Su queste materie la regola del nostro schieramento politico è la libertà di coscienza", premette il leader del Popolo della Libertà. Tuttavia "credo che riconoscere il diritto alla vita, dal concepimento alla morte naturale, sia un principio che l'Onu potrebbe fare proprio, così come ha fatto sulla moratoria per la pena di morte pur dopo un lungo e non facile dibattito".


NAPOLI
- Un'irruzione "immotivata", quella degli agenti del Commissariato Arenella, entrati ieri senza mandato al Policlinico II dopo aver avuto notizia di un feticidio e trovatisi davanti invece un regolare aborto terapeutico, in pieno rispetto della legge 194. Ed una "grave intimidazione", denunciata in un comunicato dall'Udi, Unione delle donne in Italia, che ha stigmatizzato l'episodio che continua a far discutere.

Sull'aborto compiuto ieri nel reparto di ostetricia della struttura universitaria napoletana - che ha causato l'intervento delle forze dell'ordine ed il sequestro della cartella clinica della donna coinvolta - il direttore generale del Policlinico Giovanni Canfora ha avviato un'indagine interna. E anche il ministro della Salute, Livia Turco, ha commentato l'episodio: "Sono profondamente turbata, è il sintomo di un clima di tensione inaccettabile, attorno a una delle scelte più drammatiche per una donna come quella di rinunciare ad una maternità. Siamo arrivati al punto di fare e usare denunce anonime. Una caccia alle streghe".

Nella relazione del primario, Carmine Nappi, si legge che "il feto presentava un'alterazione cromosomica. Se la gravidanza fosse stata portata a termine ci sarebbe stato il 40% di possibilità di un deficit mentale. La donna ha presentato un certificato psichiatrico della stessa struttura universitaria sul rischio di 'grave danno alla salute psichica', che ha autorizzato l'intervento". Una misura terapeutica, quindi, nel pieno rispetto della legge 194, effettuata alla ventunesima settimana di gravidanza.

Tuesday, February 05, 2008

Quando la speranza muore...è finita!

Crisi, Napolitano avvia le procedure
per lo scioglimento delle Camere


Sapete, un tempo Montanelli diceva che per toglierci di mezzo Berlusconi, gli italiani dovevano provarlo, ma forse ci aveva sopravvalutati.
Forse nemmeno lui si aspettava che dopo, non si sa più quanti processi e quanti NON scandali (perché noi italiani nemmeno i condannati cacceremmo), dopo cinque anni in cui l'Italia ha rischiato di uscire dall'europa, cinque anni in cui la libertà di informazione è scesa ai livelli del terzo mondo (paese non libero, classificato così da una testata americana che fece uno studio, adesso non ricordo i dettagli precisi...) ebbene, dopo tutto questo uno pensa, bene, vince la sinistra e allora cambieranno un po' di cose.
Berlusconi quando il governo cadrà, non ci sarà più, si farà la legge sul conflitto di interessi, si farà la riforma elettorale...il governo cambierà l'italia...e invece...quando tutto questo non è stato realizzato; quando il giorno della fiducia al governo Prodi si stappa champagne e si mangia mortadella (oltre a chiamarsi in epiteti che quasi non si sentono nelle bettole, oltre a sputarsi in faccia.); quando il ministro della giustizia è sotto processo, e si scoprono le porcate che ha compiuto, (non verrà condannato, sono certo, ma mi fa schifo lo stesso la cosa...forse sono troppo purista...); quando l'UDC dopo aver parlato per due anni di riforme e di governi tecnici per risolvere i problemi stringenti torna attaccata a Berlusconi; quando la sinistra continua a star divisa; quando il PD sembra la nuova DC...
Insomma, adesso che la cacca comincia a sommergerci, mi promettete che prima o poi qualcuno si indignerà?
E allora cosa accadrà adesso? Si vota con questa legge, la destra vince con il 55%, governano per altri 5 anni...torniamo ancor più ai piedi di cristo...e poi? Rivince la sinistra con percentuali scarse, però allora forse, (se non campa come sua madre) non avremo più Berlusconi, allora la politica potrà conoscere volti nuovi, ma comunque amici miei, la prospettiva che forse fra 5 anni le cose saranno diverse, non mi esalta...
Sono invidioso di coloro che riescono ad esser felici guardando lo squallido teatrino politico, magari appena tornati a casa, stanchi dopo aver assistito al processo della Franzoni, e magari prima di rilassarsi davanti ad un bel reality...in fondo noi italiani siamo semplici da prendere...basta solo avere la mazza giusta...come i muli!

Friday, February 01, 2008

Europa salvaci tu...

L'Economist: «Ma davvero l'Italia
vuole un altro governo Berlusconi?»

Il settimanale si schiera: «disastrosi» i suoi 5 anni a Palazzo Chigi. «Con lui il Paese non ha speranze»

La prima «storica» copertina dell'Economist contro Silvio Berlusconi
MILANO - Di fronte alla possibilità di una nuova vittoria elettorale di Silvio Berlusconi (la terza in 14 anni) l'Economist si affretta a prendere posizione. Così, quando ancora non si conosce l'esito della crisi apertasi con la caduta del governo Prodi, il settimanale si stupisce subito per le follie (presunte) dell'elettorato italiano. E si chiede: «Ma davvero l'Italia vuole un altro governo Berlusconi?».

DISASTRO - «L'Italia ha già abbastanza problemi: ha veramente bisogno un'altra volta di Silvio Berlusconi?», si legge in un editoriale che apparirà sul numero in edicola venerdì. Il settimanale economico di Londra definisce il quinquennio passato da Berlusconi a Palazzo Chigi «disastroso». Nonostante il periodico riconosca che Berlusconi ha stabilito alla guida del suo passato governo un primato di stabilità e durata, lo critica per non aver approfittato di una maggioranza solida e obbediente per riformare il paese. «Ha sprecato la sua opportunità, usando tutto il capitale politico per proteggere i suoi interessi nei media e bloccare le azioni giudiziarie nei suoi confronti, ed è stato ondivago nelle riforme economiche», si legge nell'editoriale che definisce una «pillola avvelenata» la riforma elettorale in senso proporzionale approvata dal suo esecutivo verso la fine del mandato.

CRITICHE RINNOVATE - L'Economist a ben vedere non fa altro che rinnovare le critiche già

La seconda, esplicita copertina del settimanale britannico
avanzate nel 2001, quando definì inadatto («unfit») a guidare l'Italia il leader di Forza Italia (che poi quelle elezioni le vinse sul serio, con ampio margine su Francesco Rutelli). E ribadite peraltro pochi mesi dopo, con un'altra celebre copertina sul fondatore di Mediaset: «Basta» (in italiano), corredato per giunta con un ancora più esplicito «E' tempo di cacciare Berlusconi». politico e si domanda se l'Italia meriti davvero un suo ritorno al potere. A ben vedere, quindi, tra il settimanale e l'ex premier non tira aria nuova: si tratta semplicemente di un nuovo round della loro personale guerra.

CARENZA DI LEADER - Il vero problema del Paese, per l'Economist, è l'assenza in Italia di veri leader riformisti e pro-liberalizzazioni. La più giovane età di Walter Veltroni, secondo il settimanale, potrebbe dare al segretario del Partito Democratico qualche chance in più, ma l'Economist ritiene che le credenziali riformatrici del sindaco di Roma non siano ancora state testate e neanche la sua capacità di tenere insieme una maggioranza indisciplinata. Ma se il centrosinistra non dà certezze, il centrodestra ne dà in senso opposto, sostiene il settimanale. «Non c'è neanche un barlume di speranza che il ritorno di Berlusconi possa dimostrarsi una scommessa migliore di Prodi. Anzi, a giudicare da quanto fatto in passato, potrebbe rivelarsi peggiore e smontare i progressi fatti dal governo Prodi nel settore dell'evasione fiscale», si legge nell'articolo. «Pur essendo un uomo d'affari di successo, (Berlusconi) rimane inadatto per ricoprire il ruolo (di presidente del Consiglio) cui tanto aspira», conclude l'Economist.