Sunday, October 26, 2008

The American Dream .

C'era una volta il sogno americano,
C'era il petrolio che scorreva a fiumi nei Suv,
C'erano città come Detroit, che dava lavoro a 2 milioni di persone con le sue fabbriche d'auto.
C'era un modello di capitalismo seguito ed ammirato da mezzo mondo.
C'era un paese liberale.

Adesso ?

Adesso c'è il più grande stato Socialista del mondo.
Adesso città come Detroit sembrano metropoli del dopo guerra nelle repubbliche ex sovietiche,
i due milioni di cittadini lavoranti si sono ridotti a meno della metà.

Questo video mi è stato segnalato da un amico :



...eppure ci sono cretini, che ancora guardano con ammirazione al modello americano !!!


P.S. Se volete la canzone di sottofondo, badate che è del mitico Ozzy Osbourne con i Black Sabbath.
Dovreste trovarla in Paranoid.

Saturday, October 25, 2008

...Senza Parole...

Vi segnalo questo articolo, segnalatomi dalla mia coinquilina...sono senza parole giuro!


Da "GIORNO/RESTO/NAZIONE" di giovedì 23 ottobre 2008

INTERVISTA A COSSIGA «Bisogna fermarli, anche il terrorismo partì dagli atenei» di ANDREA CANGINI - ROMA PRESIDENTE Cossiga, pensa che minacciando l`uso della forza pubblica contro gli studenti Berlusconi abbia esagerato? «Dipende, se ritiene d`essere il presidente del Consiglio di uno Stato forte, no, ha fatto benissimo.

Ma poiché l`Italia è uno Stato debole, e all`opposizione non c`è il granitico Pci ma l`evanescente Pd, temo che alle parole non seguiranno i fatti e che quindi Berlusconi farà una figurac- cia».

Quali fatti dovrebbero seguire? «Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand`ero ministro dell`Interno».

Ossia? «In primo luogo, lasciare perdere gli studenti dei licei, perché pensi a cosa succederebbe se un ragazzino rimanesse ucciso o gravemente ferito...».

Gli universitari, invece? «Lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città».

Dopo di che? «Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri».

Nel senso che...

«Nel senso che le forze dell`ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano».

Anche i docenti? «Soprattutto i docenti».

Presidente, il suo è un paradosso, no? «Non dico quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì. Si rende conto della gravità di quello che sta succedendo? Ci sono insegnanti che in- dottrinano i bambini e li portano in piazza: un atteggiamento criminale!».

E lei si rende conto di quel che direbbero in Europa dopo una cura del genere? «In Italia torna il fascismo», direbbero.

«Balle, questa è la ricetta democratica:

spegnere la fiamma prima che divampi l`incendio».

Quale incendio? «Non esagero, credo davvero che il terrorismo tornerà a insanguinare le strade di questo Paese. E non vorrei che ci si dimenticasse che le Brigate rosse non sono nate nelle fabbriche ma nelle università.

E che gli slogan che usavano li avevano usati prima di loro il Movimento studentesco e la sinistra sindacale».

E` dunque possibile che la storia si ripeta? «Non è possibile, è probabile.

Per questo dico: non dimentichiamo che le Br nacquero perché il fuoco non fu spento per tempo».

Il Pd di Veltroni è dalla parte dei manifestanti.

«Mah, guardi, francamente io Veltroni che va in piazza col rischio di prendersi le botte non ce lo vedo. Lo vedo meglio in un club esclusivo di Chicago ad applaudire Obama...».

Non andrà in piazza con un bastone, certo, ma politicamente...

«Politicamente, sta facendo lo stesso errore che fece il Pci all`inizio del- la contestazione: fece da sponda al movimento illudendosi di controllarlo, ma quando, com`era logico, nel mirino finirono anche loro cambiarono radicalmente registro.

La cosiddetta linea della fermezza applicata da Andreotti, da Zaccagnini e da me, era stato Berlinguer a volerla... Ma oggi c`è il Pd, un ectoplasma guidato da un ectoplasma. Ed è anche per questo che Berlusconi farebbe bene ad essere più prudente».

CONFRONTO «Ieri un Pci granitico oggi Pd ectoplasma Perciò Berlusconi dev`essere prudente»

Friday, October 24, 2008

Colpi Genio A go-gò!!!

Piano Anti-Droga: Via la Patente a Vita

Cari lettori, l'altro giorno ero all'università a seguire una lezione pallosissima...
Seduto vicino ad un mio amico che è il re del cazzeggio, mi è scappato l'occhio sul giornale che lui stava leggendo e ho scoperto un nuovo colpo di genio del nostro Ministro Maroni.
Il titolo dell'articolo è quello riportato in grassetto.

Vi spiego: l'idea rivoluzionario è ritirare la patente a vita per chi ha subito una condanna o il divieto di conseguire il permesso se si è incappati nei rigori della legge ancora da minorenni.

Secondo la legge dell'altro governo (Fini, sulla non distinzione tra droghe "Pesanti" e "Leggere") basta avere anche una piccola quantità di Hashish o di Marijuana per essere perseguibile penalmente.

Questo vuol dire che, se a 14 anni ti hanno beccato con una bella cannetta in tasca, potresti non avere più la possibilità di prendere la patente. Questo include anche gli spacciatori (specificato nella bozza).
Da notare che non si fa menzione, mai, di guida in stato di ebbrezza o altro ... semplicemente si crea una connessione tra il processo per droga e la guida.
Sei un ragazzino che si fa le canne? Preparati ad usare mezzi pubblici a vita!!!

Questa bozza è stata presentata da Maroni, discutendone con la Moratti, e potrebbe essere inserito nel mitico pacchetto sicurezza, di cui parlammo in passato.

Non è ben chiaro se questo riguarderà solo la città di Milano, ma non credo, o tutta l'Italia, più probabile.

Inutile dire che questa legge è figlia del qualunquismo e della superficialità di un modo di far politica puramente repressivo, senza mai nemmeno andare a chiedersi quali possano essere i motivi di un disagio sociale (ammesso che così si possa chiamare farsi nna canna, visto che lo stesso Fini ha ammesso di essersene fatta almeno una nella vita).

Insomma: Che amarezza... EUROPA SALVACIIIIIIIIIIIIIII!!!!!

Wednesday, October 01, 2008

Escono allo scoperto ...

Ho trovato questo articolo su calciomercato.com, ero alla ricerca di notizie circa la partita di ieri della Juve, ed invece guardate cosa mi ritrovo davanti?
Ovviamente il vento delle riesumazioni e rivalutazioni colpisce in tutti gli ambiti e se se lo possono permettere i nostri politici, perché non anche chi del cervello può anche farne a meno?
Poi vabbé mi sembrano ipocriti tutti gli appelli contro il razzismo dilagante negli stadi ... con gente così... che si può fà?

"L'outing di Christian Abbiati, portiere del Milan fascista nel privato e ora anche in pubblico, ha allargato praterie di potenziali rivelazioni nel mondo del calcio italiano, da sempre silenziosamente a destra. Quelle parole rimbalzate in tutta Europa - "del fascismo condivido ideali come la patria, i valori della religione cattolica e la capacità di assicurare l'ordine" - sono sottoscritte, oggi, da una crescente platea di calciatori e dirigenti italiani.
La forza delle frasi rivelatrici di un portiere che è abituale frequentatore dei leader di Cuore nero, succursale dell'estremismo nero milanese e luogo di riferimento per gli ultrà dell'Inter, più che nell'indicare il solito revisionismo pret a' porter italiano che vuole un fascismo buono prima del '38 ("rifiuto le leggi razziali, l'alleanza con Hitler e l'ingresso in guerra", ha detto Abbiati) segnala come anche i calciatori, notoriamente pavidi nelle dichiarazioni, oggi comprendono che queste "verità" si possono finalmente dire: il vento del 2008 non le rende più pericolose per le loro carriere.

Sono diversi i campioni italiani che indossano numeri sinistri e sventolano effigi del Ventennio per poi giustificarsi: "Non lo sapevo". Il portiere Gianluigi Buffon, figlio di famiglia cattolica e impegnata, è stato sorpreso in quattro atti scabrosi. La maglia con il numero 88 che rimandava al funesto "Heil Hitler" segnalata dalla comunità ebraica romana, poi la canottiera vergata di suo pugno con il "Boia chi molla". Nel 2006, durante le feste al Circo Massimo per la vittoria del mondiale, si schierò - mani larghe su una balaustra - davanti allo striscione "Fieri di essere italiani", croce celtica in basso a destra. E i suoi tifosi, gli Arditi della Juventus, un mese fa a Bratislava gli hanno ritmato "Camerata Buffon" ottenendo dal portiere un naturale saluto. Quattro indizi, a questo punto, somigliano a una prova.

E' da annoverare tra i fascisti per caso il Fabio Cannavaro capitano della nazionale che a Madrid sventolò un tricolore con un fascio littorio al centro: "Non sono un nostalgico, ma non sono di sinistra", giura adesso. Nel 1997, però, pubblicizzò in radio le prime colonie estive Evita Peron, campi per adolescenti gestiti dalla destra radicale. Il suo procuratore, Gaetano Fedele, assicura: "Un calciatore può essere strumentalizzato inconsapevolmente".

Il problema è che i calciatori navigano dentro un mare di ipocrisia che consente di tenere "Faccetta nera" nella suoneria del cellulare senza provare sensi di colpa. Questione di maestri. L'ex allenatore della Lazio Papadopulo non si è mai preoccupato delle svastiche in curva "perché in campo non vedo oltre la traversa". Spiega Gianluca Falsini, difensore oggi al Padova: "Giocatori di sinistra ce ne sono pochi e la nostalgia per il Ventennio ti viene per colpa dei politici contemporanei". Già. Nel campionato 2007-2008 in campo sono raddoppiati gli episodi di razzismo: sono stati sei. Mario Balotelli, stella emergente dell'Inter, italiano di origini ghanesi, così racconta l'ultima partita contro la Primavera dell'Ascoli: "Dall'inizio alla fine mi hanno detto: "Non esistono neri italiani". Era lo slogan dei fascisti, volevo uscire dal campo". "


Che dire ... vi era un tempo in cui i fascisti dovevano vergognarsi e nascondersi ... adesso siamo in un tempo in cui chi non è razzista quasi si deve vergognare...