da oggi questo blog assume una nuova veste e, dal momento che in Italia "usa" la tecnica dello "scendere in campo" di un perfetto sconosciuto, quando meno te lo aspetti, anche qui, cerchiam di essere coerenti col sistema, che non dicano poi, che noi, Generazione X, non abbiam spirito di adattamento e per questo registriamo un alto tasso di malati di depressione.
Noi dimostreremo di essere gente che si adatta facilmente, come se poi, del resto, non lo avessimo già dimostrato ampiamente che siamo una generazione "flessibile".
detto questo:
Cara la mia Generazione X, da oggi assisterete allo "sciorinamento"(lento e costante) di un documento importantissimo per il nostro amato bel Paese...
un documento, che in molti dicono di conoscere, ma di cui, in realtà, conoscono appena il titolo...(forse....)
un documento il cui 60esimo compleanno è alle porte(...2008 per l'esattezza) e che ha rischiato, in un passato recentissimo, di essere modificato(ulteriormente) e violato...ad opera di 5 o poco più individui, in una tranquilla estate, su una lussuosa barca, al largo di una non meglio identificata isola....(pare uno di tali marinari-corsari..usi indossare "la bandana")....e tutto questo alla faccia di uomini del calibro di Togliatti(ma accanto a lui non erano in 5 bensì in 500!!!..su questo sito troverete l'elenco completo..http://cronologia.leonardo.it/cost011.htm...giusto per farvi un'idea della differenza!!!)....
un documento che resta, tra tutti quelli della sua specie, in Europa, uno dei più garantisti delle libertà degli individui e del rispetto di valori primi
un documento la cui forza risiede, a sessant'anni di distanza, nell'attualità dei contenuti e la debolezza, nel vuoto normativo che esiste a sostenere quei contenuti
un documento, che ci appartiene e rappresenta e come tale và conosciuto:
BUON VIAGGIO IN UN PASSATO CHE RESTA PRESENTE!
COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
entrata in vigore il 1° gennaio 1948
PRINCIPI FONDAMENTALI
Art. 1
l
L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione
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15 comments:
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Cristiano ha detto...
Cara Lamù, è stato affermato che l'art. 1 della Carta Costituzionale non si adatta più alla realtà odierna. Quasi che oggi il lavoro e la dignità che esso conferisce all'uomo non siano più tra i valori sentiti dal Popolo e, pertanto, inutili da rappresentare e difendere. Invero, se, nelle intenzioni del Costituente, vi fu quella di elevare a rango di principio primo, assoluto ed indissolubile della società italiana il "diritto (di tutti) al lavoro", oggi tale precetto non sembra riscontrarsi, tuttalpiù nel suo contrappunto normativo ed ordinamentale. Soprattutto se si pensa che la disciplina del lavoro è rimessa ad una legge fatta da imprenditori per imprenditori. E' evidente che il legislatore debba per forza affermare che il lavoro non è un valore di rango costituzionale. Il problema è che c'é chi, pur vivendo nella disperazione del precariato, è portato ad avvalorare queste affermazioni a dir poco immorali. Se in Italia non c'é lavoro, allora la Costituzione è vecchia e deve essere cambiata. Il quadro si completa della sua cornice. Quell'italia che fondava le sue radici nel lavoro e nella dignità dello stesso, quale elevazione morale ed, addirittura, fisiologica dell'uomo, oggi sprofonda in un'immensa melma fatta di precariato e disperazione. C'é chi ha detto che l'art. 1 andrebbe cambiato, dovendo "la Costituzione adattarsi alla realtà sociale attuale", ma, mi chiedo, soprattutto in quanto cultore del diritto, la Costituzione non rappresentava il modello cui la nostra società dovrebbe tendere? Il legislatore non dovrebbe partire da questo valore principale, trasfuso, peraltro, nella "rigidità" della Costituzione, per plasmare le sue leggi in funzione di esso? Non dovrebbe rendere possibili i principi sui quali la nostra società si fonda? Non è forse vero oggi, come allora che il lavoro costituisce l'humus della nostra società e del nostro essere uomini? Come può affermarsi, allora, che l'art. 1 è vetusto e và cambiato? Per cosa? Per fornire legittimità alla legge Biagi? Per mascherarne l'incostituzionalità? Il diritto al lavoro è espressione di dignità umana. E tuttavia non v'é dignità nel precariato, soprattutto se si fa caso a tanta parte di quel popolo glorioso che, oramai, è abbattuto dalla disperazione. E' evidente, quindi, che la nostra realtà non trova più il suo contrappunto nella Costituzione, non perché essa sia vetusta, bensì, in quanto, da troppo tempo il legislatore si è dimenticato dei valori sui quali essa è fondata e se ne discosta di legge in legge. La Costituzione va difesa con ogni mezzo, in quanto fa parte di noi ed è per noi scudo contro l'ingiustizia.
il punto è proprio questo...esiste un vuoto normativo a sostegno di questa Costituzione, i cui valori restano attuali...(non venissero poi a raccontarci che nel '48..quando da pochi anni l'Italia usciva dal conflitto mondiale, di lavoro ce ne era a fiumi...solo che allora tra 500 uomini a nessuno è venuto il minimo dubbio che il lavoro non fosse un valore sacro...chissà come mai!!!!)
il secondo problema è esattamente quello che dici tu..e cioè che se in Italia fanno una Legge incostituzionale...il primo pensiero che viene in mente a questi "baldi giovini" è di cambiare la Costituzione, così ovviamente la loro bella Legge diviene automiaticamente costituzionalissima....(e da qui il gioco che ovviamente hai notato tra i concetti di flessibilità e rigidità di tutto il post...ma qui ci voleva un vero giurista..eheh...grande Cris)
La Costituzione, esattamente come dici tu, và difesa e salvata con ogni mezzo...e ringraziamo il popolo italiano che chiamato al referendum...decise di proteggerla...l'Italia è un paese di individualisti e ed è eternamente scisso, ma almeno in una cosa siamo stati solidali
LAùa Costituione non si tocca, perchè l'Italia ne deve ancora far di strada, dopo sessant'anni, per sfiorare la perfezione della Costituzione stessa.
mattuoto caro quando torni e ti riprendi il tuo tuolo di blogger
Signor Ciccio, nonostante Lei abbia clamorosamente snobbato il mio lavoro di collaboratrice di mattuoto,sono costretta ad ammettere la triste verità...questa volta finalmente,dopo mesi che leggo le stronzate che scrive,è riuscito a farmi ridere....
era ora!!!!!!continui così.
ps:ora però mi sento autorizzata a sputar veleno in pillole di saggezza nel Suo blog...I'm sorry...a ciascuno il suo!!
Ti assicuro, cara Lamù, che non avevi bisogno di alcuna giustificazione per sparare su Ciccio. Benvenuta, quindi, nel suo mondo.
;)
carnazza a tutti e due!!!!!!!!!!
Ciccio...quanto sei rozzo!
comincio a convincermi del fatto (dato l'abuso di espressioni poetiche!)che Ciccio e Donna Nunzia siano la stessa persona....(non che questo mi inquieti meno!!!!)
odio lamù
Ciao a tutti, eccomi di ritorno...
Caro cristiano, ma quante persone credi abbiano letto il tuo post per intero, a parte Lamù naturalmente?
P.S. Presto ritornerò a scrivere qualcosa, prossimo argomento, forse, la recensione di un Film "Angeli Ribelli" che racconta di un riformatorio gestito da monaci di cui uno stuprava i ragazzi e un altro li picchiava (storia vera).
CIAO CIAO
ti prego nn farlo me lo hai già raccontato e non è molto interessante
E COSA è INTERESSANTE ALLORA SE NON CE NE FREGHIAMO NULLA NEMMENO DEI PRETI CHE STUPRANO I BAMBINI ?
DI COSA CI DOBBIAMO INTERESSARE DI LETTERINE E CALCIATORI ?
NULLA PIù CI COLPISCE ORMAI, L'ITALIA DEVE IMPARARE COS'è L'INDIGNAZIONE!
condovido in pieno con Mattuoto...la storia dei Preti mi ha fatta star malissimo e vedere da Santoro la glacialità con cui veniva a tratti negata l'evidenza tipo di articoli del crimen sollecitationis mi ha fatta tremare....
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